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IL PICCOLO MONASTERO FEMMINILE DI DORANGTHANG (LA PIETRA PER LA MACINA)

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Nell’estate del 2013, stavamo andando verso l’Est del Bhutan con un nutrito gruppo di Soci e Amici italiani in visita al Paese.
L’amica Karma che aveva studiato in Italia e che incontriamo ogni volta che passiamo per Thimphu, ci aveva raccontato di come le monache fossero spesso in difficoltà per mantenere i loro piccoli eremitaggi e per far studiare le giovani novizie che approdavano, talvolta senza famiglia, al monastero.
Il clero maschile ottiene sempre più fondi rispetto alle monache perché in genere tutti i riti che scandiscono l’universo buddista di un buon bhutanese (per la costruzione di una nuova casa, per un accompagnare l’anima di un defunto nell’ultimo viaggio, per dare il nome ad un nuovo nato, per propiziare un viaggio , etc..) sono officiati dai monaci.
Karma ci aveva suggerito di fare una sosta al piccolo monastero di Dorangthang, sopra Lobesa.
La strada per salire lassù era veramente impervia, specialmente dopo le piogge e così ci eravamo trasferiti sul cassone posteriore di un pick-up che, tra scossoni e sobbalzi, ci aveva portato a destinazione.
Venivamo calorosamente accolti dal meraviglioso sorriso di Ani Pema, la giovane “badessa “ del monastero e da un timido gruppetto di giovani monache che non conoscevano una parola d’inglese.
Entrati nell’antico monastero, iniziata una meditazione ed una preghiera, i canti delle giovani ragazze ci avevano toccato il cuore, tanto da farci spuntare qualche lacrima..
Le 40 monache dormivano ammassate in due anguste e fredde stanzette al piano terreno sotto la cappella centrale del monastero, su striminziti materassi accostati uno accanto all’altro sul pavimento e protette nei rigidi inverni solo da una semplice coperta…
Venivamo così a conoscere del progetto di costruire alloggi più adeguati per le giovani monache e da lì il nostro impegno alla costruzione della nuova scuola e del nuovo dormitorio..
Salire lassù e prendere parte della loro silenziosa e felice vita, anche per solo qualche ora, costituisce per noi sempre un grande privilegio e spunto per trasformare la visione del mondo…

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“LHAK-SAM PROJECT” - Supporto alle persone affette da HIV

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Supportiamo le attività della NGO Lhak –Sam dal 2010, anno della sua costituzione.
Questa attiva NGO si occupa di dare assistenza sanitaria, psicologica e morale agli individui con AIDS o HIV. Fa informazione ed educazione per creare consapevolezza sul territorio e proteggere i diritti, la salute ed il benessere di tutta la popolazione.
Il nostro contributo ha reso possibile il trasporto dei soggetti affetti da HIV che risiedono nei differenti distretti del Paese presso l’ospedale di Thimphu per i programmati controlli sanitari.
Nel 2017 è stato costruito un Community Based Care Center che funge come punto nevralgico per i membri più svantaggiati e le loro famiglie.
Attualmente (Aprile 2019) il centro ospita 6 adulti e 10 bambini con HIV.
Il nostro più recente contributo è stato utilizzato per acquistare 250 alberelli di mele messi a dimora nella prima settimana di Marzo 2019 su cinque acri di terra (inizieranno a dare i loro frutti entro tre anni) e per le recinzioni elettriche di questa piantagione.

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TUTTO È NATO CON EDO…

PROGETTO A FAVORE DELLA RISTRUTTURAZIONE DI ALCUNI SPAZI DELLA SCUOLA ELEMENTARE RINCHHEN KUENPHEN DI THIMPHU

Nel Febbraio/Marzo del 2015, Edo, mentre sua madre Barbara Calvi era impegnata a Thimphu, è stato iscritto alla Scuola Elementare Rinchhen Kuenphen…una delle scuole piú vecchie della capitale.
Immaginate un bimbo biondo dagli occhi azzurri tra 1100 giovanissimi studenti bhutanesi!
Edo dopo un rapido adattamento, pur non esperto nella lingua inglese e zero info sulla parlata Dzongka, si è subito inserito.
Il nuovo mondo scolastico bhutanese ben diverso da quello super innovativo per proposte, intercultura, innovazione sociale della internazionale Reggio Emilia, ha forgiato ed incantato il piccolo Edo.
Dalla sua mirabile esperienza, è nato il sodalizio con questa scuola che vede presenti 1200 alunni.
Le aule sono spaziose ma non abbastanza per ospitare i 45 bambini per classe. E quelle dove stanno i piccoli di 5/6 anni hanno pareti di assi di legno con fessure a prova di gatto ma non di lucertole o piccoli roditori.
I servizi igienici costituiti in prevalenza da 6 sgangherate latrine rifornite “manualmente” da una enorme vasca d’acqua dalla quale si attinge con una bottiglia di plastica tagliata a metà.
Dall’incontro con i docenti, i collaboratori, gli insegnanti è emersa la necessità di migliorare alcune aree e spazi. Per primo, la nostra Associazione ha contribuito alla ristrutturazione dei servizi igienici, poi alla costruzione di un piccolo laboratorio di scienze ed infine nel biennio 2017/18 all’imponente struttura che copre il cortile e preserva i bambini da pioggia, sole cocente o dalla neve.
Questa tettoia multifunzione vede finalmente riparati i bambini e permette loro di eseguire un gran numero di attività all’aperto.

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Incontro a Thimphu con gli studenti ingegneri che seguono i corsi Erasmus presso il Politecnico di Torino.

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