L’economia del Bhutan si basa principalmente sull’agricoltura e sull’utilizzo dei prodotti delle foreste che costituiscono il principale mezzo di sostentamento per circa l’80% della popolazione.
Aspre montagne dominano il territorio e rendono difficili e costose la costruzione di strade ed altre infrastrutture.
Le coltivazioni di riso, mais, frumento e patate, l’allevamento di yak e bovini sono finalizzati soprattutto alla soddisfazione del fabbisogno interno, mentre cardamomo, mele, pere e prugne sono coltivate anche per l'esportazione.
L’economia è strettamente legata a quella indiana attraverso assistenza ufficiale, legami commerciali e monetari.
L’energia idroelettrica è la risorsa fondamentale del Bhutan contribuendo alla maggior quota delle entrate dello Stato.
L'artigianato tessile di ottima qualità è molto diffuso. La raffinatezza della produzione Bhutanese rasenta la perfezione per i tessuti in cotone, in lana o in seta grezza.
Maggiori esportazioni: elettricità, legname, cemento, prodotti agricoli e artigianali.
Il turismo, iniziato con l’apertura delle frontiere nel 1974, sta registrando un significativo incremento.
Un forte accento sui servizi sociali, tutela dell’ambiente e della cultura, distingue il modello di sviluppo del Bhutan che è svolto con l’assistenza di donatori bilaterali e multilaterali.